Luglio è stato, come gran parte del resto dell’anno, caratterizzato da collaborazione tra colleghi!

Per non perdere traccia del lavoro fatto credo sia opportuno lasciarne un segno anche sul Blog oltre che sui canali social (trovi qui i riferimenti per Facebook e Instagram).

Di cosa abbiamo parlato?

In collaborazione con Verena Boscolo ho partecipato alla sua rubrica “Vibrazioni” tenuta sul settimanale locale “La Lomellina“.

Il lavoro insieme ha avuto inizio quest’anno con il progetto “Una regia extrascuola un ponte sul mondo” (di cui trovate le informazioni sia sul mio blog sia su quello dell’Associazione Centro Studi Creativemente).

Nel mese di luglio, invece, ho collaborato con lei alla stesura di due approfondimenti per la rubrica che tiene sul giornale locale. Due focus pubblicati per questo mese di luglio, e il progetto è quello di proseguire la collaborazione… siete curiosi?

Per chi si fosse perso la rubrica, vi invito a leggerla di seguito!

2 luglio – Lo scambio generazionale

Lo sappiamo, tra i bisogni di carattere sociale e legati al sé (per un focus sul concetto di “bisogni” si rimanda all’articolo precedente qui) rientra il sentirsi parte di un gruppo, apprezzati e benvoluti, ma anche identificarsi con quel determinato gruppo che può essere di famigliari, amici, colleghi… Questo è vero durante l’intero arco di vita, compresa quella anziana trattata nell’articolo.

I dati Istat aggiornati

Uno specchio di quel che le ricerche citate affermano, lo ritroviamo anche nei recenti dati Istat (2021) “La famiglia, le amicizie e più in generale le reti relazionali sono una componente essenziale del benessere individuale perché rappresentano una parte fondamentale del capitale sociale delle persone”
Nel nostro Paese i livelli di soddisfazione per le relazioni familiari e amicali sono tradizionalmente molto alti, così come molto alta è anche la possibilità di contare su una rete potenziale di aiuto costituita da amici e parenti non conviventi; questo dato si è mantenuto tale anche durante il periodo dei lockdown, in cui la soddisfazione si è mantenuta alta (Istat, 2021).

Entrando nel merito dei dati: “La soddisfazione per le relazioni familiari è espressa in modo analogo da uomini e donne; è massima tra i 14 e i 34 anni (dove la quota di molto soddisfatti raggiunge il 37%), declina nelle età successive, fino a 64 anni, per poi risalire nella fascia di età più anziana (poco sopra il 30%). [….] i livelli di soddisfazione per la rete amicale diminuiscono in modo costante al crescere dell’età, per toccare il valore più basso nella popolazione più anziana (13,7% nella fascia 75 anni e più).” Sebbene si mantenga alto e costante, anche nelle fasce più anziane, la possibilità di contare su persone di fiducia.

16 luglio – L’importanza dell’amicizia a qualunque età

Abbiamo approfondito poi insieme il concetto di amicizia, sempre un po’ sull’onda dell’anno particolare che abbiamo vissuto e sul concetto di bisogni e relazioni che continuiamo a sperimentare lungo la nostra vita.

L’importanza degli scambi e del confronto risultano carte vincenti soprattutto in terza età: sono armi per combattere l’isolamento e le difficoltà di umore, mantenendo alto il benessere fisico e psichico. Nel mese di settembre approfondiremo ancora questi aspetti… nell’attesa vi invito alla lettura dell’articolo se lo avete perso!

A settembre con la rubrica “Vibrazioni” e sui canali social gli aggiornamenti continuano!