Il concetto di anziano è negli ultimi vent’anni profondamente cambiato.
Negli ultimi cinquant’anni si è registrato un notevole miglioramento delle condizioni sociali e sanitarie e questo ha portato a un aumento significativo della vita. In Italia, secondo gli ultimi dati dell’OMS pubblicati nel 2018, l’aspettativa di vita è di 80,5 anni per i maschi e 84,9 per le femmine, con un’aspettativa di vita totale di 82,9.
Riportando quanto affermato dallo Società di Gerontologia e Geriatria (SIGG) (2018) “le definizioni ad oggi ufficialmente adottate, si considera anziana una persona che abbia compiuto il 65esimo anno di età. Per l’allungamento medio della speranza di vita alla nascita (in Italia 85 anni per le donne e 82 per gli uomini) é stato creato una nuova categoria di anzianità, dividendo le persone con più di 65 anni tra chi appartiene alla terza età (condizionata da buone condizioni di salute, inserimento sociale e disponibilità di risorse) e alla quarta età (caratterizzata da dipendenza da altri e decadimento fisico). Un’altra metodologia ad oggi utilizzata per parlare delle diverse fasi dell’anzianità è stata la suddivisione in quattro sottogruppi, “giovani anziani” (persone tra i 64 e i 74 anni), anziani (75 – 84 anni), “grandi vecchi” (85 – 99 anni) e centenari.”
La parola “anziani”, quindi, non fa più riferimento, come in passato, a signori ormai lontani dal periodo lavorativo, con bastone, e capelli bianchi. Ad oggi, un numero sempre più grande di persone definite “anziane” sono persone attive e partecipi nella quotidianità. Molte delle persone appartenente a questo gruppo, infatti, si prodigano ancora a livello lavorativo e sociale, sono i nonni attivi che si occupano dei nipoti e dei figli.
È necessario quindi andare oltre continua il documento della SIGG “Un 65enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 40-45enne di 30 anni fa e un 75enne quella di un individuo che aveva 55 anni nel 1980. Oggi alziamo l’asticella dell’età ad una soglia adattata alle attuali aspettative nei paesi con sviluppo avanzato. I dati demografici dicono che in Italia l’aspettativa di vita è aumentata di circa 20 anni rispetto alla prima decade del 1900”.
Due contributi sul tema
Questo tema su cui è possibile trovare moltissimo materiale scientifico, è stato affrontato in modo brillante in due contributi recenti.
Il primo proposto è una conferenza tenutasi nel 2017 presso la Casa della Psicologia (Milano) dal titolo “Vecchio sarà Lei” (riferimento al video sotto o fruibile al link qui). Ospite d’onore della serata l’étolie Carla Fracci e il brioso marito Beppe Menegatti. I due artisti hanno dialogato sulla loro carriera e sull’essere “anziani” oggi. Entrambi durante la discussione hanno posto il focus sulla necessità di mantenersi attivi e promuovere quella che è una quotidianità che rende vivi ed energici, seppur ridimensionato alle possibilità del qui ed ora (minuto 8.00 circa).
Un secondo brillante contributo sul tema arriva dal un testo di Alberto Cester, medico chirurgo, specialista in Geriatria e Fisiatria, “Vecchiaia per principianti” (edito da Laterza, reperibile al link). Il breve libro, non convenzionale sulla terza età, raccoglie riflessioni sulla vecchiaia e su come affrontarla. Si struttura in temi inerenti l’anzianità come quello dell’età e del corpo, fino alla malattia, ponendo l’attenzione ora ad accenni scientifici, ora ad elementi più esperienziali. Nel testo troviamo un riferimento alla nostra domanda “Quando si diventa anziani?” incalzata da altre domande fino a all’invito a vivere serenamente e con pienezza la stagione della vecchiaia.
“C’è una età precisa per tutti? Che cosa intendiamo esattamente per età? […] Insomma, reale, presunta o percepita che sia, l’età è un marchio indelebile del nostro esistere. […] ma invecchiare vuoi dire innanzitutto – o almeno innanzitutto per me, che sono un medico – prendere atto che il nostro corpo è cambiato, sta cambiando e cambierà. […] È una stagione che può essere molto lunga e che va vissuta con la stessa pienezza con cui si vivono gli anni precedenti. Si può essere vecchi e felici.”
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